Qual è il significato di Fateme Cantà di Ultimo? La canzone, per sua stessa ammissione, è una “difesa degli ultimi contro il potere”.
Fateme Cantà è la prima canzone di Ultimo in dialetto romanesco. Niccolò Moriconi, che ha definito il brano come una “difesa degli ultimi contro il potere“, parla di se stesso e di come la sua vita sia cambiata dopo il successo. Vediamo il significato e il testo.
Fateme Cantà di Ultimo: il significato della canzone
Uscita nel 2019, la canzone Fateme Cantà di Ultimo fa parte dell’album Colpa delle favole. Si tratta del primo brano in dialetto romano dell’artista, che per sua stessa ammissione vuole essere una “difesa degli ultimi contro il potere“. Il cantante esordisce con un verso parlato, che denota una grande stanchezza nei confronti del successo improvviso e di tutto ciò che la popolarità comporta.
“Fateme cantà
Che me sento anche un po’ innervosito
Da ‘sta gente che me chiede ‘na foto“.
Ultimo, dopo una giornata ricca di impegni, si sente stanco. Stanco di tutto, perfino di essere fermato per strada dai fan per un selfie. Essere famosi non significa vivere una favola come molti credono. Ci sono aspetti negativi legati alla libertà personale che si capiscono soltanto quando vi si è immersi fino al collo.
“Sto a impazzì appresso a troppe esigenze
C’ho bisogno all’appello
De di’ che so’ assente“.
L’artista romano ha bisogno di una pausa. Vorrebbe tornare dalla sua gente, dagli amici che ha lasciato nel parcheggio, verso i quali si sente un po’ in colpa per il successo che ha ottenuto. Nel mondo che frequenta da quando è diventato Ultimo e non è più Niccolò Moriconi spesso si sente a disagio perché si rende conto che non conosce la sua lingua.
“Pe’ i ricordi che me spezzano er sonno
E a letto me fanno girà come un matto
Un matto, un matto“.
Fateme Cantà di Ultimo si conclude con un appello, che vuole essere anche un consiglio ai fan: quando la vita vi rema contro, cantate. In questo modo, Niccolò riesce anche a fare pace con i ricordi che gli spezzano il sonno.
Ecco il video di Fateme Cantà di Ultimo:
Fateme Cantà di Ultimo: il testo della canzone
Ah, che giornata, che giornata
So’ distrutto eh, so’ distrutto
Cameriè, portame er vino…
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